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Benvenuti nel sito della Parete verde di Ferla, un innovativo sistema progettato per raccogliere, trattare e riutilizzare le acque grigie dell’Istituto Comprensivo Statale Valle dell’Anapo presso il Comune di Ferla, in Sicilia.

L’impianto, realizzato nell’ambito del progetto internazionale “Nature Based Solutions for Domestic Water Reuse in Mediterranean Countries” (Nawamed) è stato chiamato Wall2Water (W2W).

Che cos’è la Parete Verde

La “parete verde” di Ferla è un innovativo sistema progettato per raccogliere, trattare e riutilizzare le acque grigie dell’Istituto Comprensivo Statale Valle dell’Anapo presso il Comune di Ferla, in Sicilia.

L’impianto, realizzato nell’ambito del progetto internazionale “Nature Based Solutions for Domestic Water Reuse in Mediterranean Countries” (Nawamed) è stato chiamato “Wall2Water (W2W)”.

A differenza delle facciate verdi più comuni che si possono trovare oggi in diverse città, il sistema purifica le acque grigie provenienti dai lavabi della scuola e le rende riutilizzabili per lo scarico dei servizi igienici, riducendo così il consumo di acqua potabile di alta qualità. 

  • Perché l'impianto di Ferla è speciale?

    Negli ultimi anni sono cresciute ricerche e sperimentazioni volte a permettere il riuso delle acque grigie, trattandole con tecniche naturali, con soluzioni che utilizzano superfici normalmente inutilizzate, come pareti e tetti, risparmiando così spazio a terra. Tuttavia, solo pochi casi sono andati oltre la scala di laboratorio. Il Wall2Water di Ferla è uno dei primi impianti non sperimentale, ma a scala reale: una nuova “infrastruttura verde” che offre molteplici servizi eco-sistemici e funzioni estetiche nelle aree urbane integrando una soluzione basata sulla natura in un edificio pubblico, in una località a clima mediterraneo

  • Come avviene la depurazione

    Dal punto di vista funzionale il sistema prevede la raccolta dell’acqua -prevalentemente dai lavabi- in una piccola vasca da cui viene pompata per alimentare la parete verde. L’acqua percola all’interno dei vasi, dove subisce il trattamento depurativo e, da qui, viene raccolta in un serbatoio per il successivo riutilizzo. La parete verde è composta da moduli appesi alla parete costituiti da vasi il cui materiale di riempimento favorisce lo sviluppo del biofilm batterico, principale agente dei processi di trattamento. Le specie vegetali ospitate dai vasi favoriscono la biodiversità batterica e permettono all’acqua di distribuirsi uniformemente nei vasi, garantendo un’efficacia purificante e una funzione estetica e rinfrescante. Prima di essere inviata alle cassette di scarico per il suo riutilizzo, l’acqua depurata viene disinfettata con una lampada ultravioletta.

  • Quali sono i numeri dell'impianto?

    La parete verde copre una superficie di circa 30 mq, progettata per massimizzare la capacità di trattamento, facilitando la manutenzione da parte dei tecnici comunali, così da ridurre i costi di gestione.  Circa 1300 litri d’acqua al giorno alimentano il sistema, producendo acqua trattata che viene riusata per lo scarico dei servizi igienici in sostituzione di preziosa acqua potabile. La stima è di circa 1.000 litri di acqua potabile risparmiati all’anno per ogni studente (circa 200).

    L’Istituto Comprensivo Statale Valle dell’Anapo è diviso su due piani (piano superiore circa 120 ragazzi, piano terra circa 70 ragazzi).

    Il blocco bagni d’interesse è unico e speculare piano terra e primo piano e la parete esterna di questo blocco da a nord-ovest, benché non molto esposta al sole durante il giorno e non molto visibile dall’ingresso, risulta la parete più facile da gestire per un intervento di retrofitting per trattamento e recupero delle acque grigie.

  • Quali vantaggi porta l'impianto?

    Il riutilizzo delle acque grigie dei servizi igienici nelle cassette di risciacquo dei WC consente un risparmio della dotazione idrica di acqua potabile pari a circa 260 mc annui, permettendo di coprire circa il 25% del fabbisogno idrico per le cassette dei WC dell’intera scuola.

    Gli scarichi in fognatura pubblica sono fortemente ridotti della quantità di acque grigie recuperate, cioè riducendo di circa il 10% il volume delle acque scaricate giornalmente in fognatura.

    Nello svolgimento e implementazione delle attività sono stati coinvolti 11 professionisti;  la parete verde alla scuola di Ferla sarà monitorata per più di un anno per fornire consistenti dati. Verranno organizzati corsi e visite tecniche per accompagnare i professionisti nel replicare tale esperienza.

(leggi anche “Come funziona la Parete Verde“)

Chi siamo

L’impianto Wall2Water (W2W)”, l’innovativo sistema per raccogliere, trattare e riutilizzare le acque grigie dell’”Istituto Comprensivo Statale Valle dell’Anapo”, è stato progettato da IRIDRA  e realizzato nel Comune di Ferla dal Centro Euro-Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile – SVI.MED  nell’ambito del progetto internazionale “Nature Based Solutions for Domestic Water Reuse in Mediterranean Countries” (NAWAMED).

  • Oltre l'impianto di Ferla

    Oltre all’impianto di Ferla, NAWAMED sta lavorando intensamente per portare a termine gli impianti previsti in altri edifici pubblici in Libano, Giordania e Tunisia, testando ulteriormente le tecnologie Wall2Water e approcci simili in diversi contesti mediterranei.
    Tra il 3 e il 5 ottobre 2022 la Sicilia ospiterà l’evento internazionaleMediterranean green transition toward climate change adaptation and circular water management“, in cui i partecipanti discuteranno i risultati e le lezioni apprese e proporranno strategie per promuovere soluzioni basate sulla natura e l’uso di risorse idriche “non convenzionali” come le acque di pioggia e le acque grigie, in contesti urbani e rurali.

  • Il programma ENI CBC Med

    Il progetto NAWAMED si inserisce all’interno del Programma ENI CBC Med: si tratta della più grande iniziativa di cooperazione multilaterale e transfrontaliera in termini finanziari (209 milioni di euro) e di numero di Paesi coinvolti (14 di cui 7 della sponda sud: Algeria, Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna e Tunisia) promossa dall’Unione europea all’interno della Politica di Vicinato. 

    La finalità del Programma è contribuire a uno sviluppo equo, sostenibile e comune in risposta alle molteplici sfide ambientali, economiche, geopolitiche e culturali che caratterizzano lo spazio di cooperazione. Grazie a sovvenzioni il cui ammontare è compreso tra 500.000 e 3,5 milioni di euro, il Programma sostiene progetti in settori particolarmente rilevanti: creazione di impresa, sviluppo di filiere economiche transnazionali, turismo sostenibile, innovazione, inclusione sociale, gestione sostenibile delle risorse idriche, promozione delle energie rinnovabili e tutela delle zone costiere. 

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